Caro Carlo,
Pur facendo tutto altro nella vita, nel tempo libero sono un appassionato di giardinaggio e orto e dal 1988 faccio parte dell’associazione per l’agricoltura biodinamica.
Coltivo per l’alimentazione della mia famiglia, un orto di circa 300 mq con alcuni alberi da frutta e assieme a mia moglie ci divertiamo a curare un giardino di circa 500 mq pieno di fiori e alberi.
L’associazione biodinamica mi era stata segnalata da un mio conoscente che a sua volta l’aveva saputo da un amico i cui figli frequentavano la scuola steineriana di Milano.
Al tempo sembrava quasi di aderire ad una associazione segreta più che ad un’associazione che doveva sfruttare l’agricoltura per diffondere gli insegnamenti antroposofici e una cultura spirituale alternativa.
Si riceveva il calendario delle semine che non si trovava in altri posti se non aderendo all’associazione.
Ogni tanto si riceveva anche l’elenco delle pubblicazioni che si potevano acquistare e infatti credo di avere una biblioteca abbastanza nutrita di libri steineriani sia “ agricoli” che di altro genere.
Essendo un’associazione priva di lucro, secondo me questa si è quasi come cristallizzata e a parte qualche iniziativa locale , si è come fermata .
Vedi ad esempio il rinnovo della quota associativa annuale , non ricevi nessuna comunicazione , nessuno ti segnala quanto devi pagare,sei tu che devi informarti.
Credo che se sei iscritto a qualche altra associazione , di qualsiasi genere essa sia, vedi come ti tempestino di lettere per invitarti al rinnovo annuale e ti offrono altre agevolazioni se aderisci per l’anno seguente.
Il calendario delle semine dovrebbe essere riservato solo ai soci invece si trova in libreria a meno di 10 €.
A questo punto mi domando che vantaggio ho come socio a pagare una quota associativa in cambio di un calendario che costa molto meno della quota.
Non credi che pagando la quota dovremmo avere delle altre agevolazioni, ad esempio pubblicazioni scontate, corsi a Zelata a prezzi diversi dai non soci, preparati biodinamici in vendita a prezzi contenuti e riservati solo ai soci e magari brochure dedicate a specifici argomenti attingendo a piene mani a pubblicazioni pregresse che i nuovi soci non hanno (in passato si facevano libretti su come vangare, gli utensili, la concimazione, gli alberi da frutto).
Dobbiamo essere più attivi , io pur pagando regolarmente la quota associativa , non mi sono mai sentito parte di un movimento e a volte l’ho fatto più per sostenere gli insegnamenti di Rudolf Steiner che per un vantaggio “agricolo”.
Certo che questa mia riflessione sia opportuna e non è una critica a nulla ma semplicemente un’analisi fredda della nostra associazione e un’idea per il necessario rinnovamento.
Io abito a Cuneo e quindi non sono così comodo per andare da voi altrimenti queste cose mi sarebbe piaciuto dirvele da anni.
Sursum corda
Roberto B.
Socio di Cuneo
lettera del 31 gennaio 2012