di Matteo Giannattasio
Sulla rivista internazionale Environmental Science and Pollution Research è stato pubblicato un articolo scientifico che riguarda il preparato 500 (corno letame). L’articolo è a firma mia e di colleghi delle Università di Napoli e Padova con i quali collaboro da diversi anni al fine di caratterizzare dal punto di vista chimico e microbiologico i due preparati da spruzzo, 500 e 501 e di comprendere come agiscono nei riguardi del suolo e delle piante.
Questa prima pubblicazione dal titolo “Molecular properties of a fermented manure preparation use sas a field spray in biodinamic agricultureâ€Â riporta la caratterizzazione chimica di tre campioni di corno letame di provenienza diversa (Carlo Noro, la Farnia e la sezione altoatesina dell’Associazione biodinamica). I tre campioni presentano la stessa composizione chimica, che si caratterizza per la presenza di numerosissime sostanze, tra cui alcune di origine vegetale, che potrebbero avere un’importante attività biologica di stimolazione della flora microbica del terreno e/o della crescita radicale.
Stiamo redigendo un secondo lavoro sull’analisi microbiologica del 500 che sarà inviato anch’esso ad una rivista internazionale per la pubblicazione. Ve ne daremo conto non appena riceviamo notizia dell’accettazione.
Intanto abbiamo avviato l’esame anche del 501 per capire se il quarzo del 501 presenta caratteristiche differenti da quelle del quarzo minerale prima di essere messo nel corno e sotterrato.
Qual’è l’importanza di questo programma di ricerca ?
Definire uno standard di qualità del corno letame e del corno slice.
Definire le pratiche per ottenere preparazioni di corno letame e corno silice di qualiÃ
Mettere a punto un metodo di analisi per giudicare la qualità di questi due.
Disporre di una certificazione relativa alle analisi qualitative e quantitative del corno letame e del corno silice nel caoso in cui le Autorità la chiedessero.
Approfitto per ringraziare di cuore Carlo Noro, l’amico scomparso Gianni Catellani e la sezione altoatesina dell’Associazione biodinamica per averci fornito i campioni di corno letame che abbiamo analizzato.