Riportiamo un estratto dell’articolo, a firma di Ueli Hurter e Susanna Küffer Heer, pubblicato con la newsletter di Aprile 2019 “Biodinamica nel mondo” a cura della Sezione Agricoltura del Goetheanum, dell’International Biodynamic Association e di Demeter International.
Una ricerca scientifica portata avanti a Therwil in Svizzera (i cui risultati sono stati recentemente pubblicati nell’edizione online della rivista scientifica Scientific Reports – n.d.r.) ha dimostrato che l’agricoltura biodinamica è la più sostenibile. Questo esperimento a lungo termine ha confrontato l’agricoltura biodinamica, quella biologica e quella convenzionale per 40 anni ed è stato gestito e finanziato congiuntamente dal FiBL (Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica) e il Centro Agroscope per la ricerca agricola della Confederazione Svizzera.
In questi confronti, l’agricoltura biodinamica ha dimostrato di essere caratterizzata, in particolare, da maggiori riserve di carbonio organico e, quindi, di essere in grado di realizzare un maggiore sequestro di CO2, oltre ad una maggiore diversità microbica del suolo e a minori emissioni di ossido di azoto (N2O). Ciò significa che l’agricoltura biodinamica ha da un lato il potenziale per sostenere la conservazione del clima e dall’altro per mantenere la fertilità del suolo in tempi di cambiamenti climatici.
L’intento del progetto è quello di dimostrare scientificamente il potenziale dell’agricoltura biodinamica nella pratica e quindi rendere più tangibile la forza di questo metodo agricolo per il grande pubblico, i politici e gli amministratori. Il progetto include tutti gli aspetti importanti della sostenibilità : partendo dell’analisi della qualità del suolo e degli stock di carbonio, comprende anche una valutazione generale sulla sostenibilità , un’analisi dell’impatto economico ed ecologico e una sintesi con implicazioni socio-politiche. (…)