Associazione Agricoltura Biodinamica Italiana
Convegno biodinamica: sessione Conduzione agroecologica e gestione della fertilità (macchine, sovesci, compostaggio)

Convegno biodinamica: sessione Conduzione agroecologica e gestione della fertilità (macchine, sovesci, compostaggio)

Proponiamo una serie di articoli sulle Sessioni Parallele che si sono svolte nel pomeriggio del 17 Novembre 2018 in seno al 35° Convegno internazionale “Innovazione e Ricerca. Alleanze per l’agroecologia”. In questa Newsletter i primi tre articoli relativi alle sessioni: Mercati, certificazioni e filiere, Conduzione agroecologica e gestione della fertilità e Gestione degli allevamenti.

Domenico Genovesi Agronomo, Funzionario Tecnico Regione Lazio e consigliere dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica ha condotto la sessione insieme all’austriaco Friedrich Wenz, della Friedrich Wenz gmbh, che ha fatto un intervento di approfondimento sulla sua relazione in plenaria e a Fabrizio Daldi, responsabile Sezione Liguria dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, che ha parlato dell’evoluzione del suolo nella sua azienda florovivaistica avvenuto grazie al passaggio all’agricoltura biodinamica.

Domenico Genovesi

L’agricoltura tende a semplificare i processi naturali e così facendo intacca degli equilibri che l’agricoltore biodinamico deve cercare di ristabilire. Un primo fondamentale passo è quello di cercare di tutelare la biodiversità dell’organismo aziendale. In una azienda agricola sono importantissime le siepi, i boschetti, così come la presenza di animali perché nell’ottica dell’organismo agricolo, utilizzando i foraggi che vengono prodotti all’interno dell’azienda, la gestione energetica e delle biomasse aziendali viene migliorata. Genovesi gestisce insieme ai figli, in provincia di Rieti, l’azienda agricola Fonte Migone, che produce olio, miele, vino piante aromatiche e ortaggi di stagione utilizzando il metodo biodinamico. In azienda ci sono macchie di campo con querce, piante di prugnolo e biancospino oltre agli animali che aiutano nella gestione degli oliveti dei frutteti: 2 cavalli tengono pulito il prato con recinti rotativi, effettuando in questo modo, con l’aggiunta dei preparati biodinamici, un compostaggio di superficie. L’agricoltura biodinamica accoppiata ad una corretta agronomia ha portato il tenore di Humus nel suolo dal 1,30 % al 4,08 nell’arco di 12 anni.

Friedrich Wenz

Come produrre FERTILITÀ dalle proprie risorse aziendali? Fondamentale per una sana agricoltura è la corretta gestione del suolo, assieme a concimazione, rotazione, e lavorazione. La cura della vita del terreno e la cura della quantità e qualità di humus sono, insieme alla giusta qualità delle sementi, le premesse per un cibo che abbia veramente la possibilità di nutrire adeguatamente l’essere umano. In particolare, una corretta lavorazione del suolo è fondamentale per ottenere buoni risultati sia da un punto di vista della salvaguardia della fertilità che da un punto di vista del risultato economico per gli agricoltori.

Partendo dalle conoscenze a cui ci ha guidato l’approccio biodinamico, Wenz da anni si dedica nei paesi di lingua tedesca allo studio del processo dell’humus ed allo studio delle migliori tecniche di lavorazione per favorirlo. Questi studi hanno portato alla elaborazione anche di attrezzature concepite con questi speciali obiettivi, il sistema definito Eco-dyn.

Wenz ha quindi spiegato che per effettuare le lavorazioni di trinciatura e di interramento per il sovescio usa una macchina modificata con una trincia anteriore,  ed una fresa posteriore che taglia solo il colletto delle piante e che affonda soltanto di 2 cm nel terreno. Questa macchina è molto efficiente perché non compatta il terreno e miscela la massa vegetale con un po’ di terra in modo tale da facilitare il lavoro dei batteri del terreno e potenziare gli aspetti nutrizionali. In Austria vengono effettuate delle analisi del suolo per capire se ci sono sostanze da apportare. Si tratta principalmente di  zeoliti che sono ricche di microelementi e vengono apportate al terreno in dose quasi “omeopatica”, quando necessario.

Fabrizio Daldi

Daldi della Daldi Floricoltura di Sanremo, afferma “Quando sono passato dal metodo convenzionale al biodinamico, le piante che erano deboli e si ammalavano sempre sono diventate più forti grazie ad un incremento della fertilità del suolo. L’azienda produce principalmente fiori recisi in un terreno terrazzato tipico del sistema rurale ligure . “L’uso dei preparati ci ha consentito di ridurre drasticamente gli attacchi di parassiti alle piante e la qualità delle stesse, in particolare per quanto riguarda la durata della vita dei fiori, è molto apprezzata dai clienti. Siamo partiti 25 anni fa con il metodo convenzionale, ma si capiva che non poteva funzionare. Costava un sacco di soldi e i pesticidi di sintesi non risolvevano i problemi. Il metodo biodinamico ci ha permesso di produrre fiori e ortaggi a costi contenuti sebbene il prodotto sia di alta qualità. L’impegno della persona è molto ma il costo di produzione è basso e il mercato del nord Europa sostiene un’alta domanda per questi prodotti.”

Ai seguenti link è possibile leggere gli articoli sulle Sessioni Parallele che si sono svolte nel pomeriggio del 17 Novembre 2018 in seno al 35° Convegno internazionale “Innovazione e Ricerca. Alleanze per l’agroecologia”

Mercati, certificazioni e filiere

Conduzione agroecologica e gestione della fertilità

Gestione degli allevamenti

Paesaggio, risorse, energia

Valore nutrizionale dei prodotti agricoli

Sementi per la produzione

Ricerca scientifica, formazione, innovazione

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