Associazione Agricoltura Biodinamica Italiana
Giovanni Legittimo si racconta

Giovanni Legittimo si racconta

Con una esperienza di 30 anni nella biodinamica, Giovanni Legittimo, responsabile della segreteria tecnica di Demeter e consigliere dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, ha vissuto da protagonista gli eventi che hanno portato allo sviluppo del settore agroecologico italiano.
“Ho iniziato a interessarmi alla questione ambientale dall’incidente della Icmesa di Seveso del ’76” racconta Giovanni. All’epoca era uno studente che studiava da perito tecnico. Poi 3 anni di ingegneria meccanica abbandonata per seguire la vocazione agronoma. Laurea che prende a Bari pagandosi gli studi con il lavoro stagionale di maître in Svizzera . “Quando chiesi al mio professore di Estimo di poter fare la mia tesi sulla stima dei costi sanitari che lo Stato avrebbe potuto risparmiare se gli operatori agricoli anziché usare mezzi tecnici chimici  avessero usato mezzi tecnici naturali e confrontare l’analisi dei costi associati all’agricoltura convenzionale con quelli delle agricolture alternative – allora non c’era ancora il biologico – mi disse che ero pazzo…” ricorda. Eppure fu proprio quella tesi, redatta consultando anche i dati disponibili presso l’Associazione biodinamica e l’ufficio Demeter, che gli dette la possibilità di fare quello che veramente desiderava: dare il suo contributo per lo sviluppo dell’agricoltura sostenibile in Italia.
Da allora il mondo è cambiato ma Giovanni non ha mai smesso di essere operativo. “Per Demeter ho partecipato ai lavori ministeriali per il recepimento del primo Regolamento comunitario del biologico e ricordo che insieme a me c’era Gino Girolomoni (AMAB), Mariano Armando (AIAB), Riccardo Cozzo (Bioagricoop), Lino Nori (CCPB), Paolo Carnemolla, Alessandro Pulga, Cristina Monti, solo per citarne alcuni. Nel ’92 Demeter diventò organismo di controllo per il bio e, nel 1995, sono entrato nel consiglio direttivo di Demeter Italia”. Legittimo fa parte del consiglio Demeter fino al 2018 rivestendo la carica di presidente dell’Associazione dal ’99 al 2001 e quella di segretario fino al 2018. “Quando Demeter abbandonò la sua attività come organismo di controllo per il biologico creammo Codex, ente di certificazione ancora attivo di cui fui direttore da ’97 al 2000”. Nella sua lunga esperienza in Demeter ha partecipato anche alla costituzione di Icea, uno dei più grandi organismi di controllo e certificazione italiani fondato nel 2000 da una costola di Aiab, rivestendo il ruolo di vice presidente.
Il suo punto di vista privilegiato gli permette di avere una visione del mondo biodinamico italiano di certo interesse. “Le aziende biodinamiche italiane si sono molto professionalizzate, negli anni. I sistemi biologico e biodinamico sono usciti dalla fase pionieristica e oggi possono considerarsi integrati perfettamente nel sistema produttivo agricolo. Il biodinamico in particolare punta su un’alta qualità del lavoro che porta a migliorare la fertilità del terreno che, a sua volta, si trasferisce sulle produzioni. Quello che rilevo è che le motivazioni che spingono un agricoltore biodinamico, sia nelle piccole che nelle grandi aziende, sono maggiori rispetto a quelle degli agricoltori biologici, sebbene l’imprimatur dell’ecologia sia presente in entrambe le tipologie. Queste forti motivazioni portano l’imprenditore agricolo biodinamico ad approfondire e migliorare nel tempo l’applicazione del metodo in un processo di miglioramento continuo”.
Oggi Giovanni Legittimo, oltre alla sua attività come responsabile della segreteria tecnica di Demeter, fa anche parte del Consiglio Direttivo dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica. Gli chiediamo quali sono i motivi che lo hanno portato, un anno fa, a raccogliere l’invito a candidarsi come consigliere. “La mia motivazione è sempre stata una motivazione “politica”. Un’azienda che passa dall’agricoltura convenzionale a quella biodinamica fa un atto politico e, per me, è molto gratificante poter contribuire, con il mio lavoro, a questo cambiamento della società”. E conclude: “attraverso la mia partecipazione ai lavori del Consiglio dell’Associazione biodinamica spero di aiutare a mantenere i rapporti di stretta collaborazione con Demeter e offrire la mia trentennale esperienza nella divulgazione del metodo biodinamico e degli aspetti ambientali correlati, in questa epoca storica in cui la questione ambientale deve essere affrontata attraverso l’analisi dei nessi della natura, proprio come ci insegna la biodinamica”.

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