Associazione Agricoltura Biodinamica Italiana
Dal SANA al 35° Convegno Internazionale di Biodinamica: tecnologia per la qualità alimentare, intervento del Prof. Filippo Briguglio

Dal SANA al 35° Convegno Internazionale di Biodinamica: tecnologia per la qualità alimentare, intervento del Prof. Filippo Briguglio

L’8 Settembre al SANA di Bologna si è tenuto il convegno “Ricerca e Formazione. Qualità Biodinamica per convertire l’azienda agricola” che ha avuto un’ampia partecipazione di pubblico e un importante rappresentanza di studiosi che sono intervenuti nel dibattito. Alcuni di questi saranno presenti anche al 35° Convegno internazionale “Innovazione e Ricerca. Alleanze per l’agroecologia” che s terrà a Milano dal 15 al 17 Novembre p.v.

Riportiamo di seguito una sintesi dell’intervento del prof. Filippo Briguglio, dell’Università di Bologna, direttore del Master “Giurista e Consulente della sicurezza alimentare”, un master che fin dall’origine ha cercato un contatto con il mondo del bio, tanto da aver attivato un corso integrativo uno specifico per formare consulenti per il biologico e biodinamico. Briguglio si dichiara convinto sostenitore del metodo biodinamico: “nessuno può mettere in dubbio la qualità dei prodotti biodinamici, anzi i prodotti biodinamici rappresentano una “super qualità” in quanto sottoposti a tre ordini di controllo: quello pubblico cui sono soggette tutte le aziende agricole, quello del regolamento biologico e, infine, quello di Demeter”. Briguglio afferma che il consumatore ha bisogno di avere fiducia nei prodotti agricoli che acquista, vuole un cibo sicuro e di qualità e la biodinamica può soddisfare questo bisogno perché “è un metodo che consente di vivificare il suolo, non usa pesticidi, concimi di sintesi, prodotti OGM e il benessere animale è tenuto in massima considerazione. Queste sono tutte cose che il grande pubblico apprezza”. Il problema è che il grande pubblico non conosce come funziona la biodinamica e quindi è necessaria una potente opera di comunicazione per far arrivare a tutti, in maniera forte e chiara questi aspetti positivi. Aggiunge inoltre “chi pratica l’agricoltura biodinamica lo fa con grande passione che mi ricorda quella del biologico delle origini. Io sono estremamente felice che il biologico abbia raggiunto il grande pubblico e stia continuando a crescere in maniera esponenziale. Il biodinamico non è stato mai toccato da scandali e quindi è una versione rafforzata del biologico e sarebbe bello che si cominciasse a ragionare, compatibilmente con le regole del biodinamico, su qualche meccanismo che possa aiutare un processo di conversione anche per le aziende agricole più grandi per poter arrivare ad avere prodotti biodinamici anche nella grande distribuzione.”

Briguglio parla anche di Steiner che definisce un grandissimo scienziato, studioso e maestro, purtroppo poco conosciuto in Italia. “Tutti nel mondo del biologico e del biodinamico sono suoi debitori” e aggiunge: la scienza in tanti campi, come nelle ricerche dei biologici molecolari e dei fisici quantistici, ha iniziato a studiare “quello che non si vede” e comincia a supporre che ci siano forze che interagiscono ma che ancora devono essere studiate. Steiner, con la sua capacità di vedere oltre, era già stato in grado di coglierle”.  

Briguglio sottolinea l’importanza dei tavoli di lavoro del Ministero per la ricerca e la formazione, due aspetti che sono fondamentali in questo momento storico.  Per la nuova generazione di agricoltori la formazione deve diventare centrale e non può prescindere dall’aspetto tecnologico. “Nei prossimi 5 anni ci saranno più scoperte nel mondo della tecnologia di quelle che ci sono state negli ultimi 40 anni. Internet of things, blockchain, intelligenza artificiale, robotica e big data: queste sono le cinque parole chiave del futuro e saranno parole centrali anche per chi fa biodinamica”. Attraverso il blockchain, per esempio, la qualità verrà tracciata in ogni fase del processo produttivo e le aziende biodinamiche avranno la possibilità di far vedere a tutti, in piena trasparenza, i singoli passaggi del proprio operare. Questo permetterà una sorta di certificazione dei singoli passaggi della filiera, e la qualità ne sarà valorizzata. Anche l’agricoltura di precisione darà un forte impulso alla biodinamica. “L’agricoltura biodinamica deve essere sostenuta anche perché è un’agricoltura sostenibile in un mondo che ha bisogno di essere più pulito. Uno dei grandi business del futuro sarà quello di ripulire questo pianeta e il metodo biodinamico opera già in questa ottica”. Inoltre nelle aziende biodinamiche c’è una grande attenzione e un atteggiamento di rispetto nei confronti del territorio, e questo è un aspetto che può fare da collante per le aziende, soprattutto per quelle di piccole dimensioni, che facendo rete tra loro e sviluppando le possibili sinergie avranno l’opportunità di presentarsi sul mercato in maniera competitiva.

La biodinamica dovrà fare lo sforzo di mantenersi fedele alla propria tradizione ma con gli occhi aperti all’innovazione, imparando i linguaggi delle nuove tecnologie per utilizzarle al meglio, e conclude: “Io sono convinto che i prossimi anni saranno gli anni della biodinamica”

Link al PROGRAMMA del 35° Convegno dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, Milano 15/17 Novembre. Le iscrizioni saranno possibili a partire da Lunedì 15 Ottobre.

Qui di seguito i video dei due interventi del Prof. Filippo Briguglio:

Primo intervento

Secondo intervento

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