Durante gli Stati Generali del Bio dal titolo “Dalla rivoluzione verde alla rivoluzione bio – Il Biologico tra presente e futuro†che si sono tenuti il 5 e 6 Settembre scorsi in concomitanza con il Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale, giunto quest’anno alla sua 31° edizione, è stato invitato a fare un intervento Carlo Triarico, Presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica. L’intervento è avvenuto durante la prima sessione dal titolo “Verso il 2030: scenari & megatrendâ€
Triarico inizia il suo intervento dichiarando l’importanza della scelta coraggiosa di aver evocato una rivoluzione bio che deve essere sostenuta con forza ed entusiasmo. E illustra i punti di forza e le grandi prospettive del settore anche se “il sistema del biologico non ha ancora avuto l’impatto desiderato sul sistema paeseâ€. Tra i punti di forza illustra come la biodinamica abbia anticipato di quasi un secolo le attuali tendenze, un’anticipazione illuminata che ha prodotto esperienze di socialità , cultura, teorizzazione pratica in campo, sperimentazione ed economia. E questo bagaglio di esperienza ha permesso al primo modello agricolo ecologico, quello biodinamico, di essere “il primo settore agroalimentare certificato UE, l’unico interamente regolamentato come processo, dal seme alla tavola.â€
Triarico illustra poi i numeri del biodinamico europeo e mondiale. Â Nel mondo (dati del 2016) ci sono 2,7 milioni di produttori che sono in forte crescita (+ 13% rispetto al 2015). Anche In Italia le aziende biodinamiche crescono ogni anno con percentuali a 2 cifre: in Europa sono 13,5 milioni gli ettari certificati biodinamici mentre in USA sono solo 3,1 milioni.
“Oggi abbiamo una situazione di drammatico divorzio tra la politica, l’accademia e il mondo reale, quello del cittadino che va a comprare un prodotto e quello del contadino che sta facendo le sue scelte di produzione. La PAC che l’Unione Europea sta scrivendo in questi mesi, destina 58 milioni di euro per il sostegno all’agricoltura ma il 70% di queste risorse andranno a finanziare il primo pilastro, che vuol dire andare a finanziare la proprietà fondiaria perché il 3,1% delle aziende europee detengano, da sole, la metà della terra coltivata mentre decine di migliaia di piccole aziende chiudono ogni anno. A questo si aggiunge il fatto che il mercato interno europeo è stagnante e si deve ricorrere all’esportazione che però va verso i mercati poveri come quelli Africani, a differenza di quanto accade per i prodotti biologici e biodinamici che, per il 36% vengono esportati nei mercati europei e mondiali più ricchi, esigenti e di qualità . Eurostat ci dice che negli ultimi 5 anni il Biologico in Italia è cresciuto del 54% e questo grazie anche alla legalizzazione e al processo di riconoscimento dovuto al Regolamento europeo.â€
Triarico affronta poi la questione del prezzo: “Il prezzo è un elemento di discrimine fondamentale per la rivoluzione bio che vogliamo portare avanti: come agricoltori biologici e biodinamici siamo in grado di conoscere perfettamente la catena del valore delle nostre produzioni e conosciamo, al centesimo, il prezzo sotto il quale non possiamo stare in piedi. Non esiste un prezzo basso o un prezzo alto: l’unico prezzo realmente esistente è il giusto prezzo. Il prezzo basso e il prezzo alto esistono solo come illusione perché quando pago un prezzo basso, sto pagando un prezzo alto in termini di vite umane che vengono sfruttate, in termini di salute, in termini di ambiente, di giustizia e di futuro.†Secondo Triarico il biologico e biodinamico possono essere una spinta per fare in modo che l’andamento catastrofico della riduzione prezzi che non permette più a molte aziende agricole di sopravvivere possa essere invertito. E questo attraverso la comunicazione che ci sono prodotti di qualità che hanno un prezzo ragionevole che è controllabile nella massima trasparenza.
Per ascoltare e vedere l’intervento completo di Carlo Triarico agli Stati generali del Bio si veda lo streaming realizzato da BioagricolturaOggi alla pagina facebook di Sana Bologna dal minuto 1:52:38
https://www.facebook.com/sanabologna/videos/503704197099269/
L’intervento di Carlo Triarico insieme a quello degli altri relatori invitati a contribuire agli Stati Generali del Bio sono stati propedeutici alla redazione del “Manifesto del Bio 2030″. Per maggiori informazioni sul manifesto si veda l’articolo “Il manifesto futurista del biologico“