Associazione Agricoltura Biodinamica Italiana
La crescita delle piante alla luce degli intervalli musicali della nostra scala tonale

La crescita delle piante alla luce degli intervalli musicali della nostra scala tonale

di Peter Appenzeller, marzo 2013

 

music_treeAll’inizio il seme riposa nel suolo. Su di esso, in cielo, brilla una stella. E’ lo stadio dell’intervallo di Prima (do-do). La Prima riposa in se stessa. Nel suo suono vive l’idea degli intervalli successivi. Allo stesso modo nel seme si nasconde l’idea della pianta nella sua totalità. La pianta crescerà tra il seme e la stella.

Quando il follicolo sarà spezzato dalla forza del germoglio che cresce e la giovane pianta verrà alla luce attraverso il terreno, allora sul piano musicale risuonerà la Seconda (do-re). Erba e piante che spuntano dal suolo hanno in sé un “umore” da Seconda.

Ora la pianta cresce verso l’alto. Lo stelo e le foglie che spuntano a destra e a sinistra  mantengono la pianta sempre in equilibrio. Qui domina la Terza (do-mi) con il suo contrasto tra maggiore (a destra) e minore (a sinistra). Ciò significa un primo risultato nella ricerca dell’orizzontalità della crescita delle foglie in direzione della verticalità del germoglio che sta crescendo.

La Seconda agisce in un primo tempo in modo lineare e finalizzato allo scopo, mentre la Terza riempie uno spazio. E’ solo con la crescita delle foglie che la pianta può veramente vivere in modo tridimensionale.

Così la pianta va verso lo stadio della fioritura. Il fiore rimane ancora nascosto, racchiuso tra i sepali. A questo punto c’è una vita interna ancora invisibile, che misteriosamente si risveglia e lo spazio che circonda la pianta. Questo stadio è siglato in musica dalla Quarta (do-fa). Questo intervallo rappresenta il passaggio dal mondo esterno a quello interno.

Quando il fiore sboccia, la pianta raggiunge il suo primo splendore. Risplende luminosa  nello spazio e viene accolta dalla luce del sole. Qui vive l’intervallo di Quinta (do-sol). La Quinta inspira ed espira come il dischiudersi e il chiudersi dei fiori. Questo è anche il compimento periferico (secondario) della crescita verso la stella del seme, che nella terra riposa e sostiene il tutto.

E’ proprio questa l’ esperienza che si ha nell’intervallo di Quinta che colma lo spazio.

A questo punto la crescita della pianta in sé è conclusa. Ma essa può espandersi ancora attraverso il suo profumo. A questo desiderio di accedere a uno spazio superiore corrisponde la Sesta (do-la). Ora saranno gli animali o il vento a dar voce al suo desiderio. Una farfalla beve il nettare dallo spazio di Quinta del fiore aperto e trasporta nello spazio con le sue ali il desiderio della pianta.

Nella vibrazione delle sue ali e nella tensione verso il cielo sperimentiamo l’intervallo di Settima (do-si).
La pianta non può spostarsi. Le sue radici la tengono saldamente ancorata al suolo. Tuttavia in mezzo al fiore che appassisce germoglia l’ovario, grazie al quale è possibile la riproduzione. L’esperienza del traguardo dell’Ottava (do-do’) è visibile, nell’ambito del processo di riproduzione della pianta, nella formazione del seme.

L’immagine della caduta del nuovo seme nella terra ci appare metaforicamente come l’intervallo di Ottava tra cielo e terra. Di Ottava in Ottava si compiono i grandi passaggi della vita.

(traduzione di Marta Zabai)

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