a cura di Carlo Triarico
Carissimi,
stiamo lavorando con decisione a una mutazione profonda della vita dell’Associazione, non certo alla mutazione della sua anima e delle sue ragioni, ma alla possibilità di essere capaci di realizzare meglio la sua missione. La riunione delle sezioni e l’assemblea di Firenze ci hanno dato ottimi spunti di lavoro su questo.
Come dicono i nostri amici dell’associazione biodinamica inglese, noi coltiviamo la dimensione spirituale del rinnovamento agricolo. Diamo intorno a noi gli elementi per rendere sacra la relazione con la terra, una terra vivificata e fertile. Occorre essere capaci di portare la cifra esatta di questa realtà , che crediamo possa reggersi sulle gambe dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica per essere diffusa.
Per questo compito occorre che l’associazione diventi salda e forte, innanzitutto con le sezioni che rappresentino dei presidi regionali di riferimento in grado di sostenere l’attività agricola del territorio e di rafforzare il centro. Occorre poter erogare servizi alle aziende e agli enti sul territorio. Occorre che dal centro sia curato bene il livello nazionale e internazionale.
Abbiamo per questo delle proposte di azione.
Innanzitutto ti proponiamo di istituire una Consulta delle Regioni dell’Associazione. Un gruppo di lavoro composto dai responsabili di Sezione che si distribuisca compiti operativi e si riunisca con periodicità , per avviare iniziative.
Vorremmo da subito proporti delle prime attività di erogazione di servizi di alto livello qualitativo da realizzare anche a partire dal lavoro di sezione.
- Formazione. L’Associazione ha istituito due nuovi percorsi di formazione. Uno di Agricoltore biodinamico corso base e l’altro di Consulente biodinamico. In questo modo possiamo avviare un progetto di formazione modulare e adattabile che può essere realizzato anche dalle sezioni. Noi siamo disponibili a sostenere l’avvio delle attività nelle sezioni, anche dando una mano pratica in loco. I corsi realizzati saranno riconosciuti e gli allievi associati potranno ricevere le attestazioni di un percorso formalizzato. Ti invieremo a parte tutti i materiali relativi all’iniziativa utili alla progettazione e realizzazione dei corsi. Questi due percorsi sono solo il primo esempio di nuovi progetti formativi che l’Associazione intende costruire a breve su aree tematiche specifiche e per profili professionali precisi. Dovremo quanto prima disporre di un’offerta ampia ed eccellente.
- Consulenza. L’Associazione intende dotarsi di un servizio di consulenza. Potete fornirci indicazioni del nome o dei nomi dei consulenti – referenti della sezione che svolgono o potrebbero svolgere attività di consulenza biodinamica relativi al vostro territorio. Si tratta di persone che svolgono essenzialmente almeno uno di questi due compiti: seguono l’ingresso in biodinamica delle fattorie, accompagnando la loro crescita biodinamica e/o fanno consulenza specifica. Si deve trattare di persone di sicura esperienza, competenza e umanità . Su tua segnalazione ci incaricheremo di esaminare le loro posizioni e disponibilità a operare per l’Associazione. Chiediamo di accompagnare all’indicazione della persona tre cose: 1. un curriculum vitae da cui si evinca la competenza in biodinamica; 2. una specifica indicazione di attività o tematiche che la persona ritiene essere in grado di seguire in prima persona; 3. una relazione esplicativa su di un progetto di realtà agricola biodinamica (che sia di conversione, o creazione, o consulenza, ecc.). Il fine è quello di elaborare un primo elenco di consulenti accompagnatori che lavorino per l’Associazione e per le sue sezioni nell’erogare servizi. Come vedete non chiediamo necessariamente che i consulenti dispongano di titoli di studio dal valore legale, ma una competenza effettiva. L’ideale sarebbe che l’attività abbia un riflesso sociale e che veda come sfondo la vita associativa di sostegno a chi vuol intraprendere il percorso. Di questa attività di servizi fa parte l’accompagnamento delle aziende interessate ad acquisire il marchio Demeter, come previsto dallo statuto.
- Progettazioni in sede regionale e locale. La maggior parte dei fondi per l’agricoltura vengono erogati in base a deleghe regionali. In particolare possono essere oggetto di interesse attività come i piani di filiera o le misure di consulenza e assistenza, o le attività di formazione, divulgazione, ecc.. Le Sezioni potranno iniziare a intraprendere delle iniziative in questa direzione. Alcune stanno già progettando tali iniziative col nostro supporto e costituiranno un esempio operativo per la realizzazione di simili iniziative in altre regioni.
- Presidio di attività generali. Le sezioni che possono esprimere delle competenze specifiche, possono offrirsi per presidiare delle attività e iniziative dell’Associazione. Chi pensa di poter esprimere delle competenze su un settore, può proporsi per essere il punto di riferimento per le attività che l’Associazione dal centro può svolgere in tal senso.
A queste attività potranno seguirne altre per esempio in termini di ricerca, divulgazione, pubblicità della qualità alimentare, sostegno alla vendita, ecc..
Occorre che le sezioni che se la sentono diano la disponibilità di massima per esaminare insieme come essere punto di riferimento locale per l’erogazione di servizi. Ci potremo ritrovare a breve con chi ha dato la disponibilità , per valutare i primi passi organizzativi. Prevediamo che inizialmente possa essere in grado di operare solo una parte delle sezioni. Per il resto dovremo essere in grado di sopperire temporaneamente come sede centrale, magari facendo riferimento al sostegno di altre sezioni. Le attività potranno ripagare il lavoro di chi le cura e procurare delle risorse alla sezione e all’associazione. Occorre farcela. Anche per questo occorre portare a termine entro il prossimo convegno annuale la revisione del regolamento delle sezioni in senso funzionale ai cambiamenti che ci proponiamo.
Il mondo del biologico difetta in erogazioni di servizi. Purtroppo non ci si è distaccati molto dal modello delle organizzazioni sindacali. È questo uno dei limiti al suo sviluppo professionale in Italia. Nei prossimi anni noi biodinamici potremmo essere i primi a offrire un’associazione attiva in termini di sostegno pratico e in questo potremo collaborare col mondo del bio. In effetti sono tante le persone che sono interessate ad accostarsi al metodo e un’associazione capace di sostegno potrebbe rafforzare la crescita qualitativa e quantitativa dell’agricoltura biodinamica in una direzione umana spirituale e non meramente speculativa. Forse potrete trovare nei soci della sezione un aiuto e un interesse che non vi lasci soli.
Aspettiamo la vostra risposta. Un caro saluto.