Per un nuovo modello agricolo
L’azione dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica in Expo 2015
L’Associazione per l’Agricoltura biodinamica stata fondata nel 1947, prima organizzazione dell’Agroecologia in Italia. Ha avuto un ruolo di rilievo nel dibattito di Expo 2015 sul futuro agroalimentare del Pianeta. Ha realizzato il primo evento pubblico, a Milano, degli agricoltori su Expo, organizzando dal 20 al 22 febbraio, in collaborazione con l’Universit Bocconi, il convegno “Alleanze per nutrire il Pianeta”. In quel contesto stato dato avvio alla strategia che ha portato all’organizzazione dell’Area della biodiversit di Expo, gestita da Bologna Fiere e curata dagli enti italiani della bioagricoltura. A ci seguita la costituzione in Expo del Forum internazionale permanente della bioagricoltura.
L’Associazione ha formalizzato su Expo partenariati di collaborazione e patrocini con enti e istituzioni tra i pi prestigiosi: il Comitato scientifico per Expo, diversi centri universitari italiani ed esteri; la Fondazione Feltrinelli; il FAI; Federbio, la federazione dell’agricoltura organica; Slow Food.
Il presidente dell’Associazione per l’Agricoltura biodinamica ha ricevuto l’incarico di scrivere il capitolo sulla bioagricoltura della Carta di Milano (Per un nuovo modello agricolo: l’Agricoltura biologica e biodinamica. Documento 99). Il documento mette al centro l’esigenza di lavorare al modello di agricoltura della contemporaneit e indica nell’agricoltura biodinamica e organica un’importante fonte di ispirazione del dibattito. La qualit del lavoro svolto dall’Associazione nei lavori di Expo delle idee, ha portato a far emergere con chiarezza che oggi si confrontano tre forme di agricoltura con propri statuti e coerenti linee d’azione: biodinamica, biologica, integrata.
A partire dal documento sulla bioagricoltura della Carta di Milano e da un confronto con altri documenti e studi, l’Associazione Biodinamica ha programmato, il 19 e 20 febbraio presso l’Universit Bocconi un convegno internazionale di approfondimento sugli esempi biodinamici per salvare ambiente e agricoltura, a cui hanno partecipato scienziati, giornalisti, imprenditori, il ministro dell’agricoltura, il commissario europeo della salute, il vescovo Sorondo, ispiratore dell’enciclica di Papa Francesco, Nadia Scialabba, funzionaria FAO; Claudia Sorlini, presidente del Comitato scientifico per Expo. Il principe Carlo d’Inghilterra ha predisposto un messaggio video di indirizzo per gli agricoltori biodinamici e per i congressisti.
La politica dell’Associazione in Expo stata di perseguire la costituzione di ampie alleanze attraverso incontri, progetti, riflessioni teoriche, buone pratiche. Questa chiamata all’azione, avviata da alcuni anni, ha trovato in Expo un ambiente fecondo per generare rimarchevoli ricadute. La risposta del governo italiano stata chiara, con la decisione di avviare un programma di lavori partecipativo sull’agricoltura biologica e biodinamica e varare il Piano strategico nazionale di sviluppo della bioagricoltura.
La Festa della Bioagricoltura stata istituita il 29 di settembre, con un’importante manifestazione in Expo e la partecipazione di centinaia di agricoltori biologici e biodinamici. Quel giorno stato presentato alle istituzioni, presente il viceministro Olivero, il Piano nazionale per Istruzione scolastica, Formazione professionale e Universit , elaborato per il Forum di Expo a cura dei biodinamici italiani. Il 30 settembre 2015 il Ministro italiano dell’Agricoltura ha dichiarato alla stampa il suo sostegno al documento elaborato sulla bioagricoltura dal Forum in Expo, auspicando l’istituzione di istituti di ricerca e corsi universitari in agricoltura biologica e biodinamica e in generale, indicando nell’esempio del comparto biologico e biodinamico una via maestra per un cambio di passo dell’agricoltura italiana. Su ispirazione dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, le organizzazioni nazionali del settore hanno sottoscritto, sul Corriere della Sera, un documento congiunto sul futuro dell’area di Expo e formalizzato la loro ferma intenzione di collaborare ad una pi vasta azione ,che veda in Italia la nascita di una piattaforma di sviluppo per l’Agroecologia.