Riunione IGAT
Associazione Internazionale della Medicina Antroposofica Veterinaria Dornach, 6 febbraio 2011Â
Tema dell’incontro: esiste un collegamento tra le malattie specie specifiche dei nostri animali e la tripartizione secondo Steiner? Sono state prese in esame le malattie dei ruminanti, del maiale, del cavallo, dei piccoli roditori, degli uccelli e dei polli, del cane e del gatto. Ricordando la tripartizione in “animali del polo neurosensorialeâ€, “ritmico†e “metabolicoâ€, particolarmente interessante è stato il contributo di Anet Spengler Neff che seguendo lo sviluppo embrionale e anatomico dei ruminanti ha creato una ulteriore suddivisione del “gruppo metabolico†di cui fanno parte. Dalla forma delle bocca si comprende quali tipi di cibo questi animali amano: le pecore e le capre hanno il labbro superiore separato e possono scegliere tra alimenti concentrati e erba, mentre il bovino ha la bocca fissa e poco mobile ed è vincolato al consumo di erba. Le pecore, poi, possono modificare la dimensione del rumine a seconda del tipo di alimentazione disponibile. I cervi possono inibire con le proteine salivari le componenti tossiche di tannini e alcaloidi presenti in certe conifere creando composti innocui, facoltà propria in parte anche a pecore e capre ma non ai bovini, che invece sciolgono la cellulosa. Dunque, mentre cervo, giraffa e dik-dik mangiano cibi concentrati (sptt. foglie, per questo non possono diventare domestici) e sono la componente più neurosensoriale del gruppo, all’estremo opposto sta il bovino, il più metabolico del gruppo, adatto a mangiare e digerire esclusivamente erba; le pecore, le capre, i camosci e gli stambecchi stanno nel mezzo con caratteristiche intermedie di alimentazione, di velocità di transito del cibo e di necessità di continuo movimento.