Associazione Agricoltura Biodinamica Italiana
Sezione Friuli

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RADICCHIO DI GORIZIA: varietà “ROSETTA” e “CANARINO”

Ecotipo di “cicorium inthybus” della sottospecie sativa. Si tratta di una varietà locale di cicoria di varie zone di Gorizia (la piana di Gorizia, Sant’Andrea, Salcano), selezionata negli anni dai contadini locali. Il prodotto finito si presenta di colore rosso intenso o con variegature e sfumature che portano verso il rosa o rosso granato, o di colore giallo canarino puro o con variegature di giallo che portano verso il colore pesca o striato rosso/granato. Le varietà di colore dipendono dal tipo di selezione che viene effettuato dalle famiglie coltivatrici. La forma ottimale è quella di una rosa o molto simile. Alla presa con le mani , le foglie risultano croccanti sulla costa principale e vellutato il tessuto della foglia. Il gusto dell’ortaggio è infinitamente delicato, riassume in sé il senso della terra, del gelo, del cielo, tende al dolce, l’odore è aromatico e poco denso e porta al pensiero del tunnel di maturazione in terra.

 

STORIA
Nel 1873, in un libro scritto dal Barone Boemo Carl von Czoernig, in pensione a Gorizia, dal titolo “Goriziala Nizza austriaca”, viene citato il trattato in cui la famiglia Vida è impegnata già a quei tempi nella coltivazione della “rosetta di Gorizia”, con la forzatura in stalla, per la vendita invernale del prodotto in particolare sul mercato di Trieste. La varietà “canarino” è derivata dalla “rosa rossa” grazie all’incrocio effettuato dal coltivatore Valerio Berlot (Discolz) con il “radicchio biondo goriziano”. Nel passato questo prodotto orticolo ebbe una notevole importanza nell’economia delle famiglie contadine del goriziano, perché esso costituì una fonte di reddito durante la stagione invernale, paragonabile all’allevamento dei bachi da seta nelle pianure friulane.

 

METODICHE DI LAVORAZIONE
Per ottenere una forma a rosetta, si selezionano per la produzione i semi derivati da esemplari che più si avvicinano a questa. Possono essere prodotti esemplari più allungati ma vengono scartati. Questo ecotipo è caratterizzato da una notevole resistenza al gelo ed al freddo, essendosi adattato nel tempo al clima di Gorizia. Il terreno ideale per ottenere forme e colori desiderati è quello di origine alluvionale con uno strato di terreno fertile che varia da 20 a 60 cm di spessore, lo scheletro calcareo, soggetto in estate a periodi di siccità. Di tale tipo di terreno è formata la piana di Gorizia e l’ansa alluvionale di Sant’Andrea. La preparazione del terreno si fa con il letame maturo, concime ricco di ferro, basso tenore di azoto. Non eccedere nelle concimazioni per evitare una crescita troppo spinta a scapito della futura resistenza al freddo. Il terreno deve essere diserbato a mano o con erpicatura meccanica.

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