(di Ines Sinopoli, agronoma e tutor del corso)
Finalmente, dopo una lunga pausa dovuta all’emergenza sanitaria, si è tenuto nei giorni dal 18 al 21 novembre scorsi, presso la Cooperativa Agricola La Collina di Codemondo (Reggio Emilia), la prima parte del Corso base di agricoltura biodinamica, promosso e organizzato dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica che ha visto partecipanti non solo imprenditori e operai agricoli ma numerosi non addetti ai lavori accomunati tutti dal desiderio di conoscere e sperimentare un approccio diverso ma più rispettoso dell’ambiente e del valore delle persone.
Nei quattro giorni di intensi incontri in aula, relatori e consulenti dell’Associazione hanno trattato gli aspetti chiave relativi ai principi fondamentali per la pratica dell’agricoltura biodinamica; partendo dal come organizzare la conversione biodinamica del terreno, sono stati approfonditi direttamente in campo gli aspetti chiave riguardanti suolo, humus e compostaggio, con allestimento di cumuli e loro attivazione tramite preparati biodinamici da cumulo e da spruzzo; sono state illustrate la pianificazione delle operazioni colturali secondo il calendario biodinamico, la pasta per tronchi e le consociazioni finalizzate ad aumentare la complessità dell’agroecosistema favorendone così l’equilibrio ecologico. Infine una panoramica sul marchio di qualità e sistema di certificazione Demeter incluso iter preliminare, controllo e standards qualitativi dei vari settori produttivi.
Ed ogni sera dopo tanta fatica è stato bello ritrovarsi insieme raccontandosi davanti a un buon bicchiere di Lambrusco rigorosamente biodinamico. Gustando le prelibatezze gastronomiche a base dei prodotti orticoli coltivati e raccolti direttamente in azienda è stato più semplice condividere percorsi e perché no, anche errori di vita, “porte verso la scoperta†(James Joyce).
Il ringraziamento va a tutti i partecipanti, chiaramente, per l’impegno messo ad affrontare temi e tecniche a volte sconosciuti prima d’ora, per le impressioni e le critiche, sempre costruttive ma anche ai relatori ed a Enea Burani, saggio e sapiente socio fondatore nel 1975 de La Collina, che attraverso l’ascolto della sua esperienza umana e professionale ci ha fatto comprendere che perseguire un ideale comune di lavoro e solidarietà è ancora possibile.
E soprattutto un arrivederci a breve alla seconda parte del corso base che si terrà presso la Foresta della Carpaneta a Bigarello (Mantova), con la volontà e l’auspicio da parte nostra di fare sempre meglio.
DI SEGUITO ALCUNI COMMENTI DEI PARTECIPANTI
A.M.: Sto ancora riordinando le idee. Adesso ogni volta che vedo un campo lo guardo con altri occhi.  Grazie a organizzatori, a Enea, alla cuoca, ai relatori e a tutti i compagni di corso. Esperienza bellissima!
L.F.: È stato un immenso piacere avervi conosciuto e grazie per aver portato al gruppo la vostra testimonianza che è la conferma che si può cambiare in meglio basta volerlo vi sono riconoscente per quello che mi avete donato in questi giorni.
L.G. Grazie mille volte a tutti i docenti veramente bravi; non da meno ad Enea, sia Lui che la sua cascina che nel suo essenziale ha reso veramente grande; a Serena bravissima cuoca e a tutti i corsisti così contenti e disponibili per cui abbiamo vissuto nel bello e nel buono una fantastica avventura sia culturale che pratica. Grazie, grazie, grazie, non è veramente mai troppo tardi.
D.B. Felice di aver conosciuto tutti voi che avete culture diverse ma accomunati da un’unica passione: lavorare la terra.
L.C. Per me è stato abbastanza esaustiva per la parte teorica, un po’ carente per la parte pratica. Avrei dato più spazio alle domande dei corsisti. Avrei dedicato uno spazio ad una esperienza di acquerello e euritmia. Troppe cose in poco tempo. Comunque una bellissima esperienza. Non vedo l’ora di fare la seconda parte. Grazie