L’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica ha progettato, in collaborazione con 36 prestigiosi istituti di ricerca italiani, pubblici e privati, un piano di ricerca articolato su nove progetti mirati, della durata di 3 anni ciascuno.
I progetti di ricerca che l’Associazione ha elaborato rispondono al bando MIPAAF per il miglioramento delle produzioni, all’innovazione dei processi produttivi, al trasferimento tecnologico, alla fruizione e diffusione dei risultati della ricerca e dei benefici e vantaggi dell’agricoltura biologica e biodinamica. La linea 2 del bando prevedeva una ricerca mirata sui preparati biodinamici, così come indicato dalla Commissione ministeriale per la ricerca di cui l’Associazione Biodinamica è membro permanente.
Nello stesso periodo l’Associazione ha promosso un bando europeo Core Organic con partner esteri, mirante a rafforzare il modello di azienda organismo a ciclo chiuso con la presenza animale, tipico della biodinamica.
Questo poderoso lavoro è stato possibile soprattutto grazie all’apporto di tanti volontari e a tutti i soci che li hanno sostenuti, finanziando l’Associazione con la quota annuale e le donazioni.
Questa nuova progettazione si aggiunge ai due progetti di ricerca finanziati in parte dal Ministero delle Politiche Agricole sull’agricoltura biodinamica, che l’Associazione sta svolgendo con alcune università italiane.
L’Associazione ha coinvolto nella progettazione diverse aziende biodinamiche. I progetti di ricerca dovevano, da bando, tendere al consolidamento ed allo sviluppo del settore attraverso un approccio di tipo “multi-attorialeâ€, con il coinvolgimento obbligatorio, sin dall’inizio delle attività progettuali, di almeno una azienda agricola biologica o biodinamica, al fine di consentire l’applicazione concreta dei risultati della ricerca alla realtà produttiva e con il coinvolgimento di una Associazione che avesse finalità di ricerca in agricoltura.
Nel bando era già presente un importante riconoscimento per il lavoro dei biodinamici italiani, poiché tra le tematiche di ricerca in particolare veniva chiesto che fosse data evidenza che il metodo biodinamico è capace di ridurre, o azzerare, i mezzi tecnici chimici nella produzione, come per esempio il rame.
L’Associazione per l’agricoltura biodinamica è stata coinvolta in una rete molto vasta di dipartimenti universitari e, con un impegnativo lavoro, ha voluto rispondere con la progettazione di soluzioni che rispondessero alle esigenze delle aziende biodinamiche.
Il progetto Differ presentato sul bando Mipaaf 2018 prevede un cofinanziamento per ciascun partner del 20%. Chi vuole contribuire per sostenere la ricerca promossa dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, che è partner del progetto Differ, può farlo inviando un bonifico (IBAN IT16T0623001631000001585775) con causale: “Progetto Differ”.