Risoitaliano attacca la biodinamica… e Coldiretti

di Carlo Triarico

Risoitaliano, il sito dei risicoltori nato dall’esperienza di Paolo Viana per l’Ente Nazionale Risi, ha pubblicato un articolo di indignazione per l’appoggio pubblico di Coldiretti all’Agricoltura biodinamica. Il sito, da tempo impegnato criticamente sul biologico mettendo in dubbio la possibilità che il riso italiano sia bio, chiama il prof. Ferrero dell’Università di Torino per chiedere addirittura a Coldiretti una ritrattazione delle sue posizioni.

Perché? Perché la biodinamica è “basata su riti esoterici”, “priva di fondamenti scientifici oggettivi”, “un neo-medioevo popolato di esoteristi e sciamani” .

Condivido con risoitaliano l’idea che la coltura del riso non sia cosa su cui banalizzare, che ci sia bisogno di ricerca e collaborazione tra tutti. Del resto proprio la coltura del riso convenzionale ricorre a sostanze chimiche a rischio per qualità e quantità. Proprio perché la questione è seria, si deve massimo rispetto a tutti gli agricoltori impegnati in questa coltura. Rispetto che conservo quando dico che gli agricoltori biodinamici riescono a fare dell’ottimo riso senza uso di sostanze di sintesi e senza usare il rame. Si tratta di riso italiano rinomato per la sua qualità e non solo per recare in etichetta la prestigiosa certificazione Demeter della biodinamica.

Perché allora attaccare gli agricoltori biodinamici? Basterebbe onorare il metodo scientifico per evitare falsità e discredito su un metodo agricolo serio. L’approccio scientifico rigoroso impedirebbe di azzardare che gli agricoltori biodinamici compiono riti esoterici. Basterebbe esaminare gli standard di produzione e leggere le oltre 60 pubblicazioni di riviste scientifiche a impact factor, che si sono occupate della biodinamica. Invece proprio il prof Ferrero, aimè in nome della scienza, non solo rivendica la facoltà di voler convincere il mondo che negli anni 2000 ci siano agricoltori italiani che fanno stregonerie, ma addirittura stigmatizza un’organizzazione agricola seria, che affronta il tema con competenza ed equilibrio.

A seguito del pronunciamento del direttore generale FAO Da Silva, sull’urgenza dell’agroecologia per il futuro dell’alimentazione, l’agricoltura biodinamica risulta una delle formule più rispondenti al modello di economia circolare e rigenerativa oggi ineludibile. Diventa una chiave di modernità e innovazione, non certo il medioevo paventato da Ferrero. Il senso di responsabilità impone di aprire un dibattito scientifico e civile e fare di biologico e biodinamico un patrimonio per tutti gli agricoltori, qualunque scelta compiano. Forse è proprio questa unione solidale tra chi coltiva, che rompe le barriere e inizia ad entrare nella coscienza del Paese, a disturbare più di qualcuno.

Invito quindi il prof.  Ferrero al convegno internazionale su ricerca scientifica e innovazione che l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica terrà a Milano il 16 e 17 novembre. Se vorrà, potrà mettere a confronto con scienziati seri di vari paesi, la fondatezza della sua curiosa teoria sui riti esoterici.

Di seguito riportiamo il testo dal titolo «COLDIRETTI E’ BIODINAMICA?» Lettera del professor Ferrero dopo un intervento del presidente Moncalvo sull’Osservatore Romano, pubblicato il 4 aprile 2018 sul sito www.risoitaliano.eu

Aldo Ferrero, uno dei maggiori esperti di riso, ha inviato una lettera in redazione per chiedere chiarezza alla Coldiretti sui rapporti tra l’organizzazione agricola e il mondo biodinamico e difendere la scienza – Ferrero è un illustre cattedratico – dalle critiche dell’Associazione biodinamica. Pietra dello scandalo un articolo sull’Osservatore Romano (scaricalo qui). Questo il testo della lettera di Ferrero: «L‘Osservatore Romano di martedì 27 marzo, nel dare notizia di un convegno tenutosi a Firenze sull’Agricoltura biologica e biodinamica, richiama in un articolo a firma di Carlo Triarico (giornalista e presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica) alcuni punti di un intervento di Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti. Secondo l’autore dell’articolo “Questo lo snodo cruciale di un importante convegno in cui Coldiretti ha assunto la leadership morale per un’agricoltura del futuro, improntata sull’ecologia integrale di Papa Francesco. Gli indirizzi della Laudato si’, uniti alla lunga esperienza degli agricoltori ecologici, divengono la chiave per incarnare nei prossimi anni un nuovo modello agricolo e una riforma agraria solidale su scala internazionale”.

In un altro passaggio Tricarico aggiunge “Moncalvo invita anche a tenere in massima considerazione e valorizzare l’agricoltura biodinamica, la punta di eccellenza del biologico e preservarla dagli pseudo-scienziati che la denigrano, rigurgito di un mondo scientifico vecchio, che a volte dà esempio più di ideologia che di ricerca. Ha ringraziato l’impegno dell’Osservatore Romano nel testimoniare su questi temi in favore dell’agricoltura libera, anche quanto si tratta di stigmatizzare pseudo-ricerche scientifiche e collusioni patenti tra ricerca e poteri economici internazionali”.

Come ricercatore, impegnato a dare il proprio modesto contributo allo sviluppo dell’agricoltura e, anche, a stigmatizzare  gli eccessi e i comportamenti non professionali dell’agricoltura convenzionale, mi sento profondamente indignato per le accuse gravi e taglienti nei confronti di chi contesta l’agricoltura biodinamica, una forma di agricoltura teorizzata agli inizi del ‘900 da Rudolf Steiner, priva di fondamenti scientifici oggettivi e basata su riti esoterici e forze cosmiche.  Mi auguro che il pensiero del presidente della più importante associazione dei produttori agricoli del nostro Paese sia stato travisato e che da parte sua venga presto fatta chiarezza, evitando il sorgere di un neo-medioevo, popolato di esoteristi e sciamani, contestatori dei principi di quella Scienza che Galileo aveva coraggiosamente propugnato».
Autore: Aldo Ferrero, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari – Università degli Studi di Torino