di Domenico Genovesi, Consigliere dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica
La Sessione di Olivicoltura programmata per il 36° Convegno di Biodinamica voleva essere l’inizio di uno spazio strutturato per lo scambio di esperienze pratiche implementate dalle aziende biologiche e biodinamiche nella conduzione agronomica degli oliveti.
L’olivo in Italia e nel bacino mediterraneo è una coltura arborea che, nelle aree vocate, va ad occupare una quota rilevante della SAU aziendale e la sfida del nostro tempo è quella di inserire tutti quegli elementi di biodiversità necessari a mitigare le problematiche relative ad ogni unilateralità .
La corretta gestione del suolo, i sovesci, l’uso dei preparati, la presenza di boschetti e siepi, le api e la presenza di erbivori sono tutti elementi utili a consentire a tutti i nostri “collaboratori†presenti in natura di aiutarci a mitigare e risolvere i problemi connessi con la salute dell’oliveto ed il controllo dei parassiti.
La gestione con i metodi propri della agricoltura biodinamica consente di elevare la qualità della produzione di olive ed olio ma non solo, anche prodotti secondari come foglie ed estratti bio-attivi, in assenza di uso di rame e fitofarmaci possono costituire un valore aggiunto importante per le aziende, produzioni accessorie come asparagi selvatici, erbe alimurgiche, animali da cortile ecc..
Vogliamo dare spazio ed occasione per condividere, da qui a novembre ed oltre, esperienze e soluzioni che ci aiutino tutti a migliorare lo stato di salute dei nostri oliveti e la qualità dei prodotti.
Per far parte della Comunità di pratica sulla Olivicoltura, aperta a tutti gli agricoltori che vogliono confrontarsi sul tema dell’attuazione dei metodi biologico e biodinamico, manda una mail all’indirizzo redazione@agricolturabio.info e riceverai le credenziali per l’accesso.
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Per completare il questionario bastano 10 minuti. Sono previste domande aperte e tutte le segnalazioni che vorrete darci arricchiranno i risultati che saranno poi inviati a ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) che potrà così tenerne conto per le future programmazioni. I risultati saranno gestiti in forma anonima e aggregata e, nelle prossime newsletter, vi daremo riscontro dei risultati fornendo una fotografia sulle esigenze formative del settore. Grazie anticipatamente per la vostra gentile collaborazione.
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