Ci volevano i francesi? L’accademia francese fa un’analisi delle pubblicazioni scientifiche e scopre che la biodinamica non solo funziona, ma è la migliore per soddisfare i criteri di sostenibilità .
L’INRE (l’istituto nazionale di ricerca in agricoltura) per esprimersi esamina la letteratura e valuta secondo la tradizione della rivoluzione scientifica. Apre la strada al sapere e mette tutti gli operatori dell’agroalimentare in condizione di cogliere quanto di buono viene dalla biodinamica e magari usarlo per il bene comune.
In questo contesto va riconosciuto il merito al Ministero delle Politiche Agricole che ha finanziato due progetti di ricerca sulla biodinamica e che nel bando ultimo ha proposto una ricerca sui preparati biodinamici. Cosa comprende il nostro ministero? Che se l’Italia blocca la ricerca, vedrà i paesi concorrenti come la Francia, o la Spagna, superarci nei mercati importanti del biologico e biodinamico, di cui oggi siamo i leader. Il 10 dicembre terremo in Toscana il primo dei diversi incontri regionali di uno dei due progetti di ricerca del Ministero, che stiamo seguendo.
Intanto, nelle regioni italiane iniziamo a erogare il sistema di consulenza dell’Associazione. Per ora iniziamo sperimentalmente in alcune regioni, dove abbiamo individuato i primi referenti tecnici del consiglio. Le aziende agricole possono rivolgersi alle sezioni, o direttamente all’Associazione.
Stiamo poi preparando l’offerta dei pacchi regalo di Natale, per dare l’occasione di fare un regalo biodinamico e sostenere così l’Associazione. Iniziamo anche così subito la campagna iscrizioni 2022, quest’anno con una serie di sconti e convenzioni con cui ringrazieremo tutti coloro che vogliono unirsi ed essere corpo della missione biodinamica.