Associazione Agricoltura Biodinamica Italiana
Triarico interviene su La Stampa a proposito della Legge sul Biologico

Triarico interviene su La Stampa a proposito della Legge sul Biologico

Riportiamo di seguito l’intervista uscita il 3 marzo scorso su La Stampa nella quale viene intervistato il Presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica, Carlo Triarico.

“La legge sul biologico è ferma da 12 mesi, ora il Senato l’approvi senza modifiche”

L’associazione delle aziende biodinamiche: strumento fondamentale per reggere la concorrenza internazionale

L’emergenza Coronavirus ha spinto gli organizzatori a rimandare il convegno internazionale sull’agricoltura Biodinamica in programma a Firenze in questo fine settimana ma Carlo Triarico, presidente dell’associazione italiana per l’agricoltura Biodinamica, lancia lo stesso un appello perché «la legge sul biologico ferma ormai da un anno al Senato venga approvata al più presto senza modificare il testo approvato nel 2019 dalla Camera in modo da dare a questo settore gli strumenti per reggere una concorrenza internazionale sempre più aggressiva».

Che cosa preoccupa Triarico? «Il disegno di legge riconosce e sostiene l’agricoltura biologica e biodinamica. Indica formazione, ricerca e innovazione quali azioni per sostenere il settore ed è stato approvato rapidamente e praticamente all’unanimità dalla Camera e con la sostanziale approvazione delle organizzazioni agricole italiana. Adesso, però, sono passati 12 mesi e al Senato sono stati presentati una sessantina di emendamenti che richiamano genericamente all’agricoltura sostenibile che hanno fermato la discussione e puntano a stravolgere l’impianto legislativo». Dal suo punto di vista «è meglio approvare il testo senza modifiche per evitare ulteriori danni al settore».

Nel testo licenziato alla Camera viene istituito un Fondo per la ricerca, che è attività fondamentale per estendere e qualificare la coltivazione su superfici maggiori, soprattutto nei terreni di pianura, mettendo a disposizione tecniche e prodotti innovativi (sementi, prodotto di bio-protezione, meccanica 4.0). Ancora Triarico: «E in tanti paesi europei, pur con minore espansione della bioagricoltura rispetto all’Italia, sono stati istituiti corsi di laurea in biologico e biodinamico e istituti di ricerca». Il disegno di legge contempla anche la costituzione delle Associazioni dei Produttori e della Interprofessione e anche dei Distretti biologici. Via libera, infine al marchio italiano per il biologico.

Il disegno di legge costituisce, dunque, un riferimento strategico per adottare in maniera coordinata e incisiva specifiche politiche di sviluppo per il biologico italiano settore che non solo ha un ruolo centrale per il futuro dell’agricoltura italiana ma è anche fortemente coerente con la nuova strategia in materia di cibo del Green Deal lanciato dalla Commissione Ue. In questo contesto secondo Triarico il ruolo dell’agricoltura biodinamica è centrale: «Secondo il Bioreport del ministero in Italia sono circa 4500 le aziende che applicano il metodo biodinamico e il loro fatturato medio ad ettaro di un’azienda certificata Demeter è di 13.309 euro, e di gran lunga superiore sia a quello di un’azienda biologica (2.441 euro) e di una convenzionale (3.207 euro)». Si spiega anche così perché solo nel 2018, ultimo dato disponibile, ci sia stato un incremento del 60% di richiesta di conversione al metodo biodinamico».

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