Questo articolo è stato scritto dai ragazzi del gruppo organizzatori evento della classe XIII della Libera Scuola Steiner-Waldorf “Novalis” di Zoppè di San Vendemiano (TV)
L’11 marzo scorso presso la Libera Scuola Steiner-Waldorf “Novalis†di San Vendemiano si è tenuto l’evento “Un altro domani tra cultura, arte, ambiente e società â€. Nel corso della giornata ci sono state 4 conferenze tenute da 4 relatori diversi , hanno trattato i temi della biodinamica, della bioedilizia, dell’educazione.
La prima conferenza è stata un’apertura del regista Thomas Torelli che ha parlato del suo documentario “Un altro mondoâ€, fonte di ispirazione per questo evento. Esso è un’inchiesta sull’universo e sulle relazioni tra i suoi elementi, il documentario vuole aiutare a riscoprire quella forza necessaria ad una vita orientata alla serenità che, sebbene insita nell’uomo, appare sempre più oscurata dalle moderne concezioni su tempo e spazio.
Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, è stato il secondo relatore della giornata, e ha incentrato il suo discorso sul lasciare una terra sana alle generazioni future e di come questo sia quasi un dovere. Si sta verificando nel mondo una riduzione della varietà degli alimenti ma questo impoverimento è solo una cosa recente, infatti ogni popolo è stato influenzato dal proprio cibo prevalente (francesi-avena, tedeschi-segale, persia- frumento ecc..), e questo ne ha influenzato il temperamento.
Giuseppe Guasina, l’architetto che ha progettato la stessa scuola di Zoppè, ha tenuto una conferenza sulla bioedilizia e ha parlato di come l’architettura moderna sia diventata una ricerca di stupore e quasi una gara. Al contrario le prime forme architettoniche erano quelle funerarie e avevano la funzione di accompagnare l’anima del defunto. L’architettura dovrebbe essere un esempio del vivente e una rappresentazione delle proporzioni dell’uomo. Attraverso l’architettura l’uomo interiorizza la natura.
L’ultima conferenza è stata sull’educazione, e il relatore è stato Sabino Pavone, un docente della nostra scuola. Ha parlato di come l’educazione sia stata spogliata dalla spiritualità e di come dovrebbe cercare di risponde ad una domanda intima ed individuale. Gli adulti hanno una grande responsabilità in quanto i bambini imparano anche da un estraneo, e bisognerebbe dare una grande importanza all’arte e alla bellezza.
Oltre alle conferenze si sono tenuti anche due Workshops: il primo sulle prime tre conferenze e il secondo solo sull’ultima conferenza. Si è creato un’atmosfera di sereno dialogo nel quale tutti hanno potuto esprime il loro pensiero sui temi precedenti.
A donare un respiro all’evento è stato il duplice intervento musicale dell’OrcheStraForte, che insieme ad altri collaboratori hanno suonato e cantato.
Noi organizzatori dell’evento siamo entusiasti di come è andata e grati per l’aiuto di tutte le persone che hanno generosamente collaborato e reso possibile il nostro progetto