di Carlo Triarico
Coltivare la terra aumentandone la fertilità , rendendola viva e sensibile comporta un impegno profondo anche interiore. È questa via di evoluzione del mondo e di noi stessi che è urgente ai nostri tempi. Non solo con l’agricoltura biodinamica miglioriamo i suoli e l’ambiente e produciamo buon cibo, noi creiamo anche le condizioni perché il cittadino si ricolleghi a ciò che attraverso la terra deve venire all’uomo e perché il contadino sia libero di coltivare saggezza ed evolversi. Ogni gesto agricolo che vada in questo senso assume connotati di liberazione che sono rivoluzionari.
Una forza dominante ha instaurato un’agricoltura di predazione e ha come primo nemico l’agricoltura biologica e soprattutto la biodinamica, quale esempio di buona pratica che affranca gli agricoltori dalla dipendenza ai mezzi delle multinazionali.
In questo non siamo soli. Deve accomunarci la preoccupazione per l’attacco alla libertà che vuol prevalere attraverso pronunciamenti politici e pressioni. Sono i sintomi di forze che sono contrarie all’evoluzione spirituale, dunque libera, dell’umanità .
La nostra ricerca non si fondi allora su opinioni, ma sulla liberazione del pensiero e su di una ricerca seria. È proprio l’agricoltura bio oggi il grande fattore di innovazione e l’Associazione Biodinamica chiama tutti e ciascuno alle alleanze affinché ci si assuma una leadership nella transizione ecologica alla società dell’amore.